Sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica i prezzi sono in calo dall’inizio dell’anno, ma rimangono a un livello relativamente elevato. Se le tariffe sono state aumentate di nuovo nel 2024, è anche per i seguenti motivi: per molte aziende di approvvigionamento elettrico, l’aumento dei prezzi di mercato si riflette nelle tariffe 2024 perché gli acquisti di energia elettrica per il 2024 sono avvenuti in parte ancora durante la fase con prezzi molto elevati. Le tariffe di rete aumentano anche a causa dell’aumento del tasso di rimunerazione del capitale (il cosiddetto WACC) stabilito dal DATEC. Inoltre, i costi della cosiddetta riserva invernale vengono trasferiti ai consumatori finali attraverso un supplemento sul corrispettivo per l’utilizzazione della rete di trasporto.
Domande frequenti sull’aumento delle tariffe elettriche
Dalla metà del 2021 si osserva sul mercato all’ingrosso europeo un forte aumento dei prezzi dell’energia, dovuto agli elevati prezzi del gas, che hanno subito un ulteriore incremento straordinario in seguito al conflitto in Ucraina. Anche il forte aumento dei prezzi del carbone, i prezzi elevati dei certificati di emissione di CO2 e la capacità di produzione delle centrali nucleari francesi inferiore alla media hanno contribuito a questi picchi dei prezzi.
Questo aumento dei prezzi si ripercuote sulla componente «energia» della tariffa elettrica. Molte aziende di approvvigionamento elettrico acquistano gran parte della loro elettricità sul mercato all’ingrosso. A causa degli aumenti dei prezzi sul mercato queste aziende si trovano quindi a dover sostenere costi più elevati per l’acquisto di energia, che riversano a loro volta sulle tariffe applicate ai clienti con servizio universale, come ad esempio le economie domestiche.
Nel 2024 le tariffe energetiche per il servizio universale sono aumentate in modo significativo per molti gestori di rete. Un’economia domestica standard (consumo pari a 4500 kWh all’anno) paga in media 32.14 centesimi al chilowattora (ct./kWh), con un aumento di 4,94 ct./kWh (+ 18% rispetto all'anno precedente).
I costi di rete sono aumentati: per un’economia domestica standard del 19 per cento, passando da 10,62 ct./kWh a 12,66 ct./kWh. Nella tariffa di utilizzo della rete sono stati recentemente inclusi i costi per la cosiddetta riserva invernale, pari a 1,2 ct./kWh. Per le economie domestiche le tariffe energetiche sono cresciute da 13,08 ct./kWh a 15,63 ct./kWh (+ 19,5 %). I tributi e le prestazioni agli enti pubblici sono aumentati leggermente da 0,99 ct./kWh a 1,0 ct./kWh (+ 1 %). Il supplemento rete rimane invariato a 2,3 ct./kWh.
Per le piccole e medie imprese svizzere (PMI; consumo di 150 000 kWh all’anno) il quadro è simile.
Anche se le tariffe energetiche del servizio universale sono calcolate in tutta la Svizzera secondo i medesimi principi, gli aumenti dei prezzi nei diversi Comuni sono molto diversi. Infatti un eventuale aumento delle tariffe non dipende solo dall’andamento dei prezzi sul mercato all’ingrosso, ma anche dalla strategia di acquisto e dal portafoglio di produzione delle aziende di approvvigionamento energetico. Le aziende di approvvigionamento elettrico che producono in proprio gran parte della propria elettricità sono meno colpite dall’aumento dei prezzi sul mercato all’ingrosso. Lo stesso si può dire per le aziende di approvvigionamento elettrico che avevano già coperto il proprio fabbisogno di energia elettrica sul mercato con contratti a lungo termine a condizioni più favorevoli. A seconda della quota di produzione propria e della strategia di acquisto, le aziende di approvvigionamento elettrico sono più o meno colpite dagli elevati prezzi di mercato e le loro tariffe subiranno di conseguenza un incremento più o meno marcato.
I gestori di rete possono includere integralmente nelle tariffe i costi sostenuti per l’esercizio delle reti e per l’acquisto di energia. L’attuale aumento delle tariffe elettriche di molti fornitori di energia è dovuto in generale al fatto che questi ultimi includono l’incremento dei prezzi all’ingrosso dell’energia per l’anno 2024 nelle tariffe energetiche del servizio universale, che di conseguenza aumentano.
Un’azienda di approvvigionamento elettrico è tenuta a motivare ai consumatori finali con servizio universale ogni aumento delle tariffe elettriche. Nella motivazione devono essere specificate le variazioni dei costi che hanno determinato un tale aumento. I circa 600 gestori di rete in Svizzera devono comunicare le tariffe alla ElCom entro la fine di agosto.
La ElCom è incaricata, tra le altre cose, di verificare le tariffe elettriche pagate dai consumatori finali in regime di servizio universale. In casi sospetti la ElCom verifica la conformità delle tariffe elettriche dei fornitori di energia alle basi legali. Fintanto che gli aumenti tariffari applicati dai fornitori rispecchiano l’incremento dei costi da essi stessi sostenuto e sono conformi alla legge, la ElCom non ha alcun margine di manovra per ordinare correzioni, nemmeno qualora gli aumenti rappresentassero un grosso onere per alcune economie domestiche.
Sulla base delle contabilità analitiche presentate annualmente dai gestori di rete, la ElCom svolge indagini volte a chiarire se vi sono indizi di tariffazioni illecite che giustifichino l’eventuale apertura di un procedimento formale di verifica delle tariffe. La ElCom interviene d’ufficio o a seguito di segnalazioni o richieste da parte dei consumatori finali.
La Elcom può intervenire se i costi dichiarati da un fornitore di energia (e quindi l’aumento delle tariffe) sono eccessivi e non giustificabili. In casi sospetti esamina nel dettaglio i costi dichiarati e le tariffe di un fornitore; se i costi dichiarati non sono conformi alla legge, può effettuare riduzioni. Tuttavia, eventuali correzioni non hanno un effetto immediato sulle tariffe, poiché si riflettono solo negli anni tariffari successivi.
Le tariffe elettriche si basano sui cosiddetti prezzi di costo, ossia sui costi di produzione dell’elettricità, e sui contratti di acquisto a lungo termine del gestore della rete di distribuzione.
Le tariffe dipendono quindi in larga misura dalla quota di produzione propria di un fornitore di energia e, qualora tale produzione propria sia assente o insufficiente, dal modo in cui quest’ultimo acquista l’elettricità per i consumatori finali. Se un fornitore di energia elettrica offre elettricità da fonte idroelettrica ma non dispone di una produzione propria sufficiente a rifornire i suoi clienti finali e deve quindi procurarsi l’energia sul mercato, l’incremento dei prezzi di mercato si riflette almeno in parte sulle sue tariffe energetiche. Ciò avviene indipendentemente dal fatto che il fornitore di energia acquisti elettricità da produttori svizzeri di energia idroelettrica o nucleare, i cui costi di produzione non cambiano nonostante l’aumento dei prezzi sul mercato: tali produttori, infatti, vendono di norma la loro elettricità a prezzi di mercato ai fornitori di energia, ai grandi consumatori o in borsa.
In Svizzera solo i grandi clienti con consumo annuo superiore a 100 000 kWh possono scegliere liberamente il proprio fornitore di energia elettrica. I consumatori finali con un consumo inferiore a 100 000 kWh, categoria che comprende quasi tutte le economie domestiche private, non hanno questa libertà di scelta e sono legati al loro fornitore locale nel cosiddetto servizio universale. In altre parole, di regola i privati non possono cambiare il proprio fornitore di energia elettrica.
Le tariffe elettriche del servizio universale devono essere comunicate dalle aziende di approvvigionamento elettrico entro la fine di agosto per l’anno successivo. All’inizio di settembre le tariffe possono essere consultate e comparate sull’apposita pagina Internet della ElCom (https://www.prezzi-elettricita.elcom.admin.ch). Le nuove tariffe vengono applicate a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo. Valgono per un anno e non possono essere modificate nel corso di tale periodo.
Le tariffe sono valide per un anno e non possono essere modificate nel corso di tale periodo. Quelle per il 2024 sono state rese note alla fine di agosto 2023. Un loro successivo adeguamento sarà possibile solo per il 2025.
No. Le tariffe sono valide solo per il rispettivo anno tariffario. Una tariffa valida dal 1° gennaio 2024 può quindi essere applicata solo ai consumi registrati a partire dal 1° gennaio 2024. La data di lettura del contatore non ha alcuna influenza sulla scelta della tariffa da applicare.
Sì, a condizione che non siano installati contatori intelligenti (smart meter). La data di lettura del contatore di solito non coincide con la fine dell’anno tariffario. Il gestore di rete può quindi stimare o estrapolare il consumo per il periodo mancante.
Il gestore di rete deve effettuare la stima o l’estrapolazione in modo comprensibile e sulla base di criteri oggettivi. Deve inoltre essere in grado di illustrare la propria procedura alla ElCom, qualora quest’ultima lo richieda.
Sì, a condizione che non siano installati contatori intelligenti (smart meter). La data di lettura del contatore di solito non coincide con la fine dell’anno tariffario. Il gestore di rete può quindi stimare o estrapolare il consumo per il periodo mancante (cfr. domanda 10). Utilizzando il consumo annuale letto per il periodo che va dal 1° novembre 2022 al 31 ottobre 2023, il gestore di rete effettua una stima semplificata del consumo annuale del 2023. Nel fare questa stima, si basa sull’ipotesi che il consumo annuale di un consumatore finale rimanga di solito più o meno lo stesso.
I tariffari per l’energia elettrica sono fissi per almeno un anno (art. 6 cpv. 3 LAEl). Una tariffa è quindi applicabile per un consumo annuale (consumo sull’arco di 12 mesi).
A questo riguardo è opportuno contattare il gestore di rete. Il gestore di rete deve effettuare la stima o l’estrapolazione sulla base di criteri oggettivi. Se il gestore di rete viene informato di scostamenti significativi, deve tenerne conto per la stima nella misura in cui ciò sia oggettivamente giustificato. È anche possibile concordare con il gestore di rete una lettura intermedia (da parte del consumatore finale o del gestore di rete).
È presto per dirlo. L’evoluzione delle tariffe dipende principalmente, come per quest’anno, dalla strategia di acquisto del fornitore e dall’andamento dei prezzi sul mercato all’ingrosso.
La risposta a questa domanda non rientra nelle competenze della ElCom bensì della politica.
Una tariffa elettrica è composta dalla tariffa per l’energia, dal corrispettivo per l’utilizzazione della rete, da tributi agli enti pubblici e dal supplemento rete riscosso a livello federale. La tariffa per l’energia è il prezzo dell’energia elettrica. Il corrispettivo per l’utilizzazione della rete è il prezzo di trasporto dell’elettricità sulla rete elettrica dalla centrale fino al consumatore. I tributi agli enti pubblici sono tasse ed emolumenti da versare ai Cantoni e ai Comuni. Il supplemento rete è costituito dalla tassa federale applicata in tutta la Svizzera, fra le altre cose, per la promozione delle energie rinnovabili, il sostegno alle grandi centrali idroelettriche e il risanamento ecologico di questo tipo di impianti. Ogni anno il Consiglio federale stabilisce l’importo della tassa, che, come negli anni scorsi, è pari a 2,3 ct./kWh, il limite massimo stabilito per legge.